Altrapsicologia per la trasparenza e la partecipazione - AltraPsicologia per l'ENPAP

Altrapsicologia per la trasparenza e la partecipazione

di Nicola Piccinini e Federico Zanon

Attenzione: Questo articolo è stato scritto più di un anno fa!

L’ENPAP è un ente previdenziale chiamato a gestire denaro versato obbligatoriamente dagli iscritti, con lo scopo di garantire pensioni e offrire assistenza. Un compito molto delicato, in cui la gestione di ingenti quantità di denaro è componente essenziale e le cifre in campo sono cospicue. L’Italia è un paese a forte infiltrazione mafiosa, in cui la corruzione e le truffe sono dati evidenti. Questo è il nostro antidoto: trasparenza, tracciabilità dei processi decisionali, partecipazione degli iscritti.

L’opacità degli atti, le aree in ombra, la scarsa trasparenza, sono il terreno ideale per le truffe, la corruzione, il traffico di denaro in nero.

Dare piena visibilità sulla modalità di gestione, al Chi-fa-Cosa-Quando-Come-Perché dovrebbe essere una sensibilità etica e morale, prima che obbligo regolamentato. La trasparenza è ingrediente fondamentale dell’assunzione di responsabilità e un deterrente strutturale a truffe e corruzione.

La tracciabilitá dei processi decisionali, e la piena pubblicità degli atti, sono precise scelta politiche di gestione dell’ente. La tracciabilità dei processi di decisione impegna chi vi partecipa a lasciare le proprie tracce, e quindi ostacola i comportamenti illeciti, che si basano sull’omertà e sull’opacità delle decisioni.

Alla base di un buon sistema di tracciabilitá dei processi decisionali ci sono poche e semplici regole. Non serve inventarsi nulla. Abbiamo letto le proposte di candidati per l’applicazione fantasiosa di criteri che non c’entrano nulla con gli enti previdenziali, come la Legge Brunetta. Le linee di indirizzo in materia di trasparenza e tracciabilità decisionale specificamente pensate per enti previdenziali esistono già; non le abbiamo inventate noi ma la COVIP (Commissione Vigilanza sui Fondi Pensione).

La delibera COVIP del 16/03/2012 vincola i fondi pensione privati, ma la COVIP sorveglia anche le casse dei professionisti e riteniamo che questo debba essere il modello di riferimento per il futuro dell’ENPAP.

Documento sulla politica di investimento

[applicazione delibera COVIP]

DOMANI con Altrapsicologia: sarà formulato un vero e proprio progetto per le decisioni finanziarie, con revisione periodica, che dovrà contenere:
a) gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria;
b) i criteri da seguire nella sua attuazione;
c) i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo;
d) il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti.

OGGI: il Consiglio di Amministrazione informa i rappresentanti degli iscritti a cose fatte, quando ha già effettuato operazioni anche importanti. Il colmo della trasparenza è stato raggiunto con via della Stamperia, quando ad informarci di una possibile truffa sono stati i giornali!
Il sistema di controllo è praticamente inesistente: il collegio sindacale è composto per 3/5 da controllori nominati dagli stessi amministratori. Uno di questi sindaci ama a tal punto il proprio controllato da difenderlo strenuamente nelle piazzette di facebook, come se fosse un qualunque libero cittadino e non il titolare di un incarico di controllo. LINK

TESTO della delibera COVIP

Il metodo partecipativo

[assemblee degli iscritti]

Abbiamo assistito alla classica formazione itinerante. Abbiamo visto spendere denaro degli iscritti per organizzare corsi di formazione ad uso e consumo delle giustificazioni di cOstruire Previdenza sullo scandalo del palazzo di via della Stamperia. Ma dopo quattro anni di carrozzoni, ancora non sappiamo quanto vale la metà degli investimenti fatti con il denaro degli iscritti.

Gli iscritti siamo anche noi. Vogliamo sapere. Le assemblee degli iscritti a cadenza semestrale permetteranno di partecipare alla valutazione del portafoglio a valori attuali. Pezzo per pezzo, il portafoglio di investimenti finanziari sarà presentato e valutato, senza ricorrere ad artifici contabili ma con la verità nuda e cruda, come faremmo noi con il nostro conto personale di titoli.

Il Bilancio sociale

La valutazione di un ente previdenziale non può avvenire soltanto sui rendimenti finanziari o sulla possibilità di erogare pensioni per i prossimi 10, 20, 30 o 50 anni. L’impatto di un ente di Previdenza e Assistenza sulla vita delle persone e sulla società non si riduce ad un mero dato contabile.

L’adozione di un Bilancio Sociale redatto secondo criteri standardizzati, ad esempio sul modello predisposto dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale, ci sembra essenziale per rispondere all’esigenza di valutare l’impatto delle politiche ENPAP sulla vita degli iscritti, in termini di congruità delle pensioni, di adeguatezza delle politiche di assistenza, di influenza sulla vita del paese.

Quale bilancio sociale possiamo fare, oggi? una pessima immagine sociale, inquinata da scandali e indagini per truffa aggravata, a cui si accompagnano poche e frammentarie informazioni quantitative sul numero di prestazioni erogate. Ma non sappiamo nulla del grado di soddisfazione di chi beneficia di una pensione ENPAP, non sappiamo come abbia effettivamente funzionato l’indennità di malattia, quanto e come incida il contributo di maternità sulla vita dei giovani genitori e dei loro figli. Investimenti in zone geografiche ad alta tensione sociale, con danni ambientali e l’ombra dell’infiltrazione mafiosa. Si tutto, l’assoluta mancanza di contatti con le altre casse e con l’Adepp, un atteggiamento inaccettabile di isolamento verso la società e  le altre professioni.

 

 

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